È martedì, c’è il sole e si avvicina sempre più la possibilità di fare un qualcosa di meraviglioso, per questo mi reco all’appuntamento con l’ufficio per la Responsabilità sociale della Federazione Italiana Rugby, qui vengo subito accolto da Emiliana e Federica, si ricordano di me, nonostante il nostro contatto sia sempre avvenuto esclusivamente a mezzo mail o telefono. Cominciamo a fare due chiacchiere e a parlare del mio progetto, (Rugby in Bolivia) di come è nato e del coraggio che, secondo loro, una scelta del genere implica. indubbiamente è una decisione coraggiosa, ma credo che soprattutto sia un’esperienza di vita che possa solo arricchire, chi come me ne è protagonista, e chi ne segue gli sviluppi e la realizzazione.
Il nostro incontro è stato programmato perché alla federazione il mio progetto piace, tanto da concedermi il materiale utile ai fini dell’attività. Andando ad operare in un contesto povero, il supporto concessomi
della Federazione è molto importante, per i bambini che ne beneficeranno, per il messaggio che passa e soprattutto per il nostro movimento Rugbystico Italiano, che come sempre è molto sensibile alle dinamiche sociali. Per il momento vorrei ringraziare Daniela per aver compreso i fini di questa iniziativa, Federica ed Emiliana, per l’interesse dedicato in questa circostanza. Invito tutti gli amanti della palla ovale e dello sport inteso come strumento di integrazione e inclusione sociale a seguire gli sviluppi di questa iniziativa, che passo dopo passo inserirò in questo blog. intanto buon Rugby a tutti!
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