Vi racconterò di come è bello scegliere, di come si accetta la sveglia alle 6.30 di Domenica, quando fuori ci sono 3 gradi e tu vorresti solo dormire. Vi racconterò di come anche solo un metro può far la differenza ed essere la nostra vittoria.
Vi racconterò del Rugby, di un pallone un pò strano, e una squadra bellissima… la MIA!

Ci sono dei giorni che quando cerchi di programmare le attività, non ti senti all’altezza, spesso agitato, credendo che la tua proposta sia inadeguata, o non adeguata per tutti, questo perché senti il peso della responsabilità che hai nei loro confronti… perché in fondo io potrei essere il custode di un loro sogno, che poi è stato anche il mio, e quindi ancor di più non posso fallire.
dovete sapere che stiamo parlando di un utenza molto esigente… hanno dai 6 ai 7 anni e una voglia incredibile di gridare… si esatto avete capito bene, a questa età la velocità con cui entrano in campo è proporzionata alle loro voci, quindi più corrono più sembra debbono urlarlo al mondo… il che è fantastico…
soprattutto notano tutto di te… da come indossi il calzettone, se hai le scarpe tacchettate come le loro, ma soprattutto notano quando ti tagli barba e capelli… li inizia un rituale simile a quello degli shamani: perché oltre a dire ognuno la propria opinione debbono toccare con mano… le loro mani, quindi una volta spettinato a dovere e massaggiato la barba come fossero barbieri alle prese con il dopobarba ti guardano, ti sorridono, e poi ti sciolgono con:

Sai che stai proprio bene con questi capelli? anche la barba è proprio bella. (Samuele)

per farvi capire che sei sempre sotto controllo.
Cosi i pomeriggi al campo volano, tu li vedi crescere e passo dopo passo cerchi di trasmettergli i valori di questo sport, ma in cambio loro ti mostrano la bellezza genuina che solo a 7 anni puoi avere…
Sono maledettamente spontanei, nelle parole e nei gesti, e se all’inizio ti imbarazzano, poi invece quasi ne sei orgoglioso. Basta mancare un giorno che al tuo rientro cè la fila per abbracciarti e sentirti dire:

“mi sei mancato l’altra volta” (francesco)

oppure vedere correrti incontro e a circa 2 metri da te lanciarsi stile scimpanzé al tuo collo e sentirti dire:

“oggi pomeriggio non ho dormito” (Edoardo)

mettendo già le mani avanti, come ad avvertirmi che qualsiasi cosa storta avverrà da li a poco sarà responsabilità esclusiva del sonno mancato…

Per non parlare dei piccoli doni che sporadicamente ti portano direttamente sul campo, dalle margherite colte poco prima, a dei cioccolatini gustosissimi da dividerci solo per gli allenatori… (Francesco f)
Questi sono solo pochi esempi di ciò che viviamo oltre gli esercizi di rugby… ma vi garantisco che bastano per giustificare qualsiasi alzataccia, qualsiasi arrabbiatura…
perché solo con un sorriso riesci a vedere la bellezza interiore che li avvolge… ma lo sai solo tu
Essere belli dentro è un dono… loro lo sono,
ma non lo sanno.
Questo è il Rugby.